ISBN-13: 9781477655924 / Włoski / Miękka / 2012 / 116 str.
ISBN-13: 9781477655924 / Włoski / Miękka / 2012 / 116 str.
La nuova colonia La nuova colonia e un dramma in un prologo e tre atti di Luigi Pirandello, scritto dal maggio del 1926 al giugno del 1926. Dedicato a Marta Abba, compagna di vita dello scrittore per un lungo periodo della sua esistenza, e il dramma con il quale si inaugura la cosiddetta fase del teatro dei miti, corrispondente all'ultima stagione creativa di Pirandello e composto da una trilogia: La nuova colonia, definito mito sociale, Lazzaro, che rappresenta il mito religioso, e l'incompiuto I giganti della montagna, ossia il mito dell'arte. Il mito fu rappresentato per la prima volta nel marzo del 1928 al Teatro Argentina di Roma dalla "Compagnia Pirandello," con interpreti Marta Abba e Lamberto Picasso. La trama e ripresa dall'opera teatrale di Silvia Roncella, la scrittrice personaggio del romanzo di Pirandello Suo marito, pubblicato nel 1911. Un gruppo di emarginati dalla societa civile decide di fondare una colonia su un'isola vulcanica deserta, per creare una nuova societa piu giusta e libera. Capo della comunita sara Currao con la sua donna, La Spera, un'ex-prostituta che si e riscattata dalla precedente vita dal momento in cui e diventata madre. Tutto sembra andare per il meglio quando sull'isola sbarca, con donne e denaro, padron Nocio, il cui intento e quello di far fallire quel singolare esperimento, dimostrando come gli uomini rimangano sempre attratti dal male e dai loro istinti egoistici. Infatti La Spera torna ad essere la prostituta che era, mentre Currao l'abbandona per sposare Mita, la figlia di Padron Nocio. Alla nuova coppia manca pero un figlio che trovera in quello gia nato dalla relazione di Currao con La Spera. La donna pero si oppone con tutte le sue forze a che le venga tolto il figlio per renderlo legittimato dal matrimonio di Currao. La natura interverra in aiuto e a difesa della violata maternita naturale, piu forte e giusta di quella legale, scatenando un terremoto che ingoiera l'intera isola, lasciando come unici sopravvissuti La Spera con il suo figliolo."