Avidita, arroganza, sopraffazione. E' un mondo senza speranza, o puo essere un Mondo Migliore ? Ho cercato di rispondere a questa domanda, a me stesso prima che agli altri, attraverso un racconto"

Il protagonista e un illustre poeta nativo della mia terra, Fivizzano.Un poeta romantico, come lo sono i suoi tempi.Ho voluto, con la massima umilta, rendergli omaggio, approfondendo la conoscenza della sua vita.Ed e una vita per cui non e necessario inventare qualcosa per renderla "romanzo" e gia romanzo in se."

e' la libera rappresentazione della storia di un uomo e di un antico problema, della sua possibile soluzione, e del mistero e delle oscure vicende in cui e avvolta.Una soluzione che avrebbe potuto cambiare il mondo, e che lo potrebbe cambiare ancora oggi"

Ricordo le favole che la nonna mi raccontava. Erano racconti con tanti personaggi e con tante vicende avventurose. Nascosto, c'era l'intento di far riflettere. Ho voluto rendere merito a quei racconti, scrivendo una favola moderna. Ognuno di noi puo leggervi la storia della sua personale Montagna: la carriera, il lavoro, la ricchezza, la fama, un successo sportivo, artistico, una donna, la soddisfazione di un lavoro utile e ben fatto, un problema scientifico o medico risolto, oppure l'acquisto della bella automobile tanto sognata. E puo, se vorra, concedersi il tempo di una riflessione."

Valenti studiosi ne hanno esaminata la composizione, l'aspetto, le caratteristiche. Alcuni, irridendo la credulita popolare, altri avvalorandone l'autenticita. Ma nessuno di quei dotti personaggi e stato ancora in grado di spiegare come si sia formata l'immagine marchiata su di essa come magica istantanea, ne come e perche su quella immagine vi sia traccia incorrotta di sangue e fluidi umani, ne come e perche l'immagine rifletta tutte le tragiche ferite sull'Uomo che vi e rappresentato, cosi come sono descritte nei Vangeli."

Si potrebbe definire con un termine moderno, una "strage politica," anche se non e avvenuta ai giorni nostri, ma bensi nel 1418. Questo e il racconto dell'eccidio, consumatosi in quell'anno, nel castello della Verrucola, presso Fivizzano. Un thrilling i cui contorni non sono tutti ben definiti, e forse mai lo saranno. Leggerlo puo essere occasione per riflettere di quanto sia cambiato, da quel periodo, il complesso di comportamenti e di norme, scritte e non scritte, che regolano il vivere civile, e quanto poco siano cambiati la coscienza e l'animo umano"