Il protagonista crede di svegliarsi da un incubo. Qualcuno lo ha ucciso. Nessuno si e accorto del suo cuore sanguinante. Vuole vincere la solitudine e il dolore, ma si accorge di essere nessuno. Soffre. Si dilania. E' triste. Vorrebbe morire. Il diario prosegue cosi, con un continuo lamento per la solitudine in cui il protagonista vive, per il dolore che lo tormenta, per lo strazio di sentirsi inutile: un nulla, nessuno; e l'analisi nichilistica continua serrata e imperturbabile. Il protagonista e come se non ci fosse, ma tuttavia nell'incubo pensa ed esiste. Solo che non puo riconoscersi...

Marco e un ragazzo timido e introverso, emarginato dai compagni di classe a causa della sua disagiata situazione familiare, "un padre patologicamente disoccupato e una madre che per racimolare qualche soldo vendeva il suo corpo." Nel suo racconto Marco ci narra il tortuoso percorso che dalla miseria piu assoluta, con la sola forza della sua volonta e del suo corpo, lo portera al benessere e al successo. Ma dovra pagare a caro prezzo la ricchezza e gli agi che si e saputo conquistare, rinunciando agli affetti piu cari e a una vita semplice e "normale."

E' la seconda raccolta di poesie dell'autore. Come anticipa lo stesso titolo, si tratta di un invito al silenzio, alla riflessione, a staccarsi dalla velocita imposta dai moderni stili di vita, per ritrovare se stessi e rigenerarsi. Un momento di riposo dedicato ai ricordi del passato, alle emozioni vissute, alle nostalgie; assaporare la natura e saperla ascoltare, anche nei suoi silenzi e negli spazi d'infinito.