1 Introduzione.- 2 La gestione del rischio clinico.- 3 Il ruolo dei pazienti per la sicurezza delle cure.- 4 La valutazione del rischio e l’analisi degli eventi avversi.- 5 Gli indicatori per la qualità e sicurezza delle cure.- 6 Le pratiche per la qualità e la sicurezza delle cure.- 7 La sicurezza del paziente nell’uso dei dispositivi biomedicali.- 8 Area critica.- 9 Chirurgia.- 10 Emergenza urgenza.- 11 Area materno-infantile.- 12 Medicina interna.- 13 Oncologia.- 14 Donazione e trapianti d’organo.- 15 Ortopedia.- 16 Salute mentale e dipendenze.- 17 La gestione del rischio nei laboratori di patologia clinica e microbiologia.- 18 La gestione del rischio nella diagnostica per immagini: radiologia.- 19 L’errore in anatomia patologica.- 20 Il sistema trasfusionale.- 21 Farmaceutica.- 22 Le cure primarie.- 23 La sicurezza del paziente nelle carceri.- 24 La sicurezza del paziente nelle residenze socio-assistenziali.- 25 Integrazione dei percorsi clinico-assistenziali.- 26 L’innovazione organizzativa: umanesimo e tecnologia.- 27 Organizzazione del lavoro a turni e problemi di staffing.- 28 Gestione amministrativa e sicurezza del paziente.- 29 La gestione del risarcimento dei sinistri, l’esperienza Toscana.
Riccardo Tartaglia è direttore del Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente della Regione Toscana. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina del Lavoro, ha ottenuto la certificazione professionale in Ergonomia e fattore umano presso il Centre for Registration European Ergonomists. Ha svolto attività clinica, di valutazione del rischio e analisi d’incidenti. È stato presidente della Società Italiana di Ergonomia ed è membro dello Steering Committee della Conferenza internazionale Healthcare Ergonomics and Patient Safety. È coordinatore nazionale del Comitato delle Regioni e Province Autonome per la Sicurezza delle Cure. Svolge attività di docenza all’Università di Firenze ed è coordinatore scientifico del corso avanzato in Clinical Risk Management della Scuola Sant’anna di Pisa. È autore di pubblicazioni a livello nazionale e internazionale sui temi dell’ergonomia e fattore umano, della sicurezza delle cure e delle organizzazioni ad alta affidabilità.
Andrea Vannucci è coordinatore dell’Osservatorio Qualità ed Equità dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana. Specialista in Malattie cardiovascolari e in Igiene e Medicina Preventiva, si è perfezionato in metodologie di pianificazione, gestione e verifica dei servizi sanitari, programmazione e valutazione delle attività sanitarie, architettura, edilizia ed impiantistica sanitaria. Ha svolto attività clinica, di management e di progettazione sanitaria. È coordinatore della Commissione Qualità e Sicurezza della Regione Toscana. Fa parte del comitato delle regioni del programma PNE di Agenas. Svolge attività di docenza all’Università di Firenze e alla Scuola Sant’Anna di Pisa. È autore di pubblicazioni a livello nazionale e internazionale sui temi della qualità, dell’innovazione e del management in sanità.
La questione della sicurezza dei pazienti e del rischio clinico rappresenta da sempre un problema in medicina, ma è a partire dagli ultimi anni che essa è diventata un ambito prioritario della qualità nei servizi sanitari. La medicina non è una scienza esatta e le cure mediche non sono sempre efficaci e affidabili. La materia è inoltre così vasta e complessa da rendere impossibile agli operatori una conoscenza completa di ogni aspetto; a ciò si aggiunge il fatto che i pazienti non sempre si attengono correttamente alle indicazioni di terapia. La valutazione del rischio e l'analisi degli eventi avversi possono quindi contribuire ad accrescere i livelli di sicurezza degli assistiti, a ridurre l'inappropriatezza delle procedure e a impiegare meglio le risorse umane e tecnologiche.
Questo volume, dopo una prima valutazione dello stato dell’arte della sicurezza del paziente in Italia e all’estero, presenta i metodi più diffusi per l’analisi degli eventi avversi nelle diverse specialità (medicina d’urgenza, ostetricia e ginecologia, oncologia, salute mentale, ecc.) e nei servizi di supporto (laboratori analisi, radiologia, trasfusioni, farmaceutica). Sono inoltre esaminati gli incidenti più frequenti in strutture extraospedaliere (come ambulatori di medicina generale, servizi sanitari delle carceri). Quest’opera, caratterizzata da una particolare vastità di argomenti trattati, descrive come contenere il rischio e prevenire gli eventi avversi in sanità, analizzando la natura dell’errore umano e applicando le pratiche di sicurezza più efficaci.